Il premier: abbiamo la base della proposta per le Camere. Il ministro: testi entro venerdì
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"Il dialogo non finisce oggi ma continua per la scrittura delle norme". Il ministro Elsa Fornero, al tavolo di Palazzo Chigi sulla riforma del lavoro, fa sapere che il confronto non si chiude. Intanto Monti precisa che il governo presenterà alle Camere una proposta di riforma che terrà conto delle posizioni espresse dalle parti sociali. E fa così pace con il Parlamento che, dice, "rimane l'interlocutore principale dell'esecutivo". Giovedì l'incontro conclusivo.
"Prevalga l'interesse generale", ha auspicato Monti aprendo l'incontro con le parti sociali e richiamando l'appello del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a ricercare un'intesa nell'interesse del Paese. Al tavolo del confronto, oltre a Monti e Fornero, partecipano anche il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e dell'Istruzione Francesco Profumo, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà e i vice ministri dell'Economia Vittorio Grilli e del Lavoro Michel Martone.
Monti: grato per l'intensità negoziale
E' poi intervenuto il premier Mario Monti che, rivolgendosi alle parti sociali, ha detto di essere "molto grato per l'intensità con cui avete tutti partecipato a un processo rivolto a dare un assetto più moderno all'economia e alla società italiana".
Il ministro: il documento entro venerdì
I testi sulla riforma del mercato del lavoro si chiuderanno "definitivamente entro venerdì" 23 marzo, ha poi detto il ministro secondo quanto riferiscono alcuni partecipanti, confermando così i tempi fissati dal governo. "Questo - ha aggiunto - è il quadro generale della riforma. Oggi verbalizziamo il vostro giudizio", ha proseguito rivolgendosi a sindacati e imprese.
Appuntamento a giovedì: incontro decisivo
Il prossimo incontro tra governo e parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro sarà giovedì 22 marzo a Palazzo Chigi, riferiscono fonti sindacali. L'incontro sarà "conclusivo", si presenteranno i testi definitivi e si farà il verbale.
Bonanni: giudizio positivo sulle linee guida
"Diamo un giudizio positivo sulle linee guida della riforma": questo il commento del leader della Cisl, Raffaele Bonanni, al tavolo sulla riforma. "Possiamo lavorare intensamente fino a fine settimana per migliorare il testo", ha aggiunto. "Sull'articolo 18 - ha aggiunto - apprezziamo la direzione del governo per una mediazione fondata sul sistema dei nuovi ammortizzatori che abbiamo costruito in questi giorni avendo raccolto l'invito alla responsabiltà fatta dal Presidente della Repubblica".
Angeletti: articolo 18, servono modifiche
"Per un giudizio positivo servono modifiche. La direzione della Uil di mercoledì è chiamata a dare un giudizio sull'insieme della riforma". Il segretario generale della Uil Luigi Angeletti è intervenuto così all'incontro di Palazzo Chigi, specificando che servono modifiche sull'articolo 18 in merito ai licenziamenti per motivi economici. Per il momento Angeletti si è limitato a dare questa prima valutazione: "Ho apprezzato che sia stato scritto che in caso di licenziamento disciplinare senza giusta causa il giudice non possa fare altro che reintegrare il lavoratore".
Per i licenziamenti economici, invece, Angeletti ha ricordato al governo che nelle settimane scorse "avevamo chiesto che fosse delegata al giudice la possibilità di decidere tra indennizzo o reintegro: il testo che ci è stato letto non dice così. Chiediamo inoltre che l'impresa informi le rappresentanze sindacali delle ragioni per cui si dovrebbe procedere a un licenziamento: spetta alle imprese provare che ci sono le condizioni oggettive e il giudice dovrà valutare, sentendo anche le rappresentanze sindacali. Queste sono alcune delle modifiche da apportare perché la Uil possa esprimere un giudizio sostanzialmente positivo".
Rinaldini (Cgil): inaccettabile cancellare l'articolo 18
Le proposte del governo nel negoziato sul mercato del lavoro penalizzano sia chi il lavoro non ce l'ha, confermando nella sostanza il precariato, sia chi il lavoro lo perde, riducendo ruolo, entità e durata della cassa integrazione ed eliminando l'indennità di mobilità. E' quanto sostiene Gianni Rinaldini, coordinatore nazionale dell'area di minoranza del sindacato di corso Italia, "La Cgil che vogliamo". Rinaldini, in una nota, ribadisce la sua opposizione a qualunque modifica dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori. "Cancellare l'articolo 18, come di fatto le proposte del governo prefigurano, risulta particolarmente inaccettabile, perché si colpisce ulteriormente il lavoro nella sua dignità per giunta spacciando questo, in maniera tutta ideologica e strumentale, come intervento decisivo per la soluzione dei problemi del Paese".
Articolo 18, Camusso: si discute con la segreteria
Dopo l'incontro informale della mattinata, il segretario della Cgil Susanna Camusso aveva incontrato gli altri vertici della segreteria nazionale per un confronto sui temi della riforma e soprattutto sull'articolo 18.
Sindacati: intesa lontana
E d'altra parte tutti i leader sindacali, di Cgil e Cisl, di Uil e Ugl, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Giovanni Centrella, hanno lasciato l'incontro per nulla soddisfatti, lasciando intendere che l'intesa con il governo sulla questione appariva ancora lontana.
Confindustria: si va avanti, per ora non ci sono risposte positive
Dal tavolo tecnico al ministero del Lavoro "non ci sono state risposte positive, ma su alcuni punti importanti ci stanno pensando". E' quanto ha affermato il direttore generale della Confindustria, Giampaolo Galli, al termine della riunione informale sulla riforma del lavoro.
Rete Imprese Italia: sono stati fatti dei passi avanti
E dopo il vertice della mattinata era intervenuto anche il presidente di Rete Imprese Italia Marco Venturi, dicendo: "Non siamo in dirittura d'arrivo, stiamo discutendo. Alcuni passi avanti sono stati fatti ma ci sono varie le questioni ancora aperte sulle quali oggi vogliamo risposte". "Allo stato non ci sono le condizione per un accordo - aggiunge -. Stiamo discutendo, nell'incontro di oggi con il governo vedremo come affrontare i nodi ancora aperti".